giovedì 15 dicembre 2011

Il blocco dello scrittore

mercoledì 19 gennaio 2011 17.34
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Nel girone infernale riservato agli scrittori esistono diversi gradi di dannazione: il peggiore di tutti è l'ispirazione morta, idee zero, parole in secca, nemmeno un'immagine a stimolarti l'immaginazione. A questo livello, cercare di mettersi a scrivere è deleterio: non solo non ti verranno buone idee, ma ti deprimerai oltre ogni immaginazione e ti verrà voglia di appendere la penna (o il computer) al chiodo.
Io al momento mi trovo al livello appena sopra: il blocco dello scrittore. Le idee fluiscono libere, non ho problemi ad inventare scenari, immagini, dialoghi. Eppure... eppure è proprio l'atto creativo quello che non mi riesce.
E' come cercare di farsi strada attraverso una palude: conosco perfettamente il percorso da fare, ma quanto è difficile riuscire a muovere anche un solo passo!
L'ultima volta ho sconfitto il blocco mettendomi a scrivere a mano: ha funzionato molto bene, anche se poi però mi devo prendere la briga di ricopiare pazientemente al computer tutto quel che ho scritto. Deve essere una questione di metodo, perché finché ci penso tra me l'immaginazione non mi manca, mentre aspetto in posta scribacchio senza problemi sulla mia agendina tutto quello che deve succedere nei prossimi capitoli, gli eventi si dipanano davanti a me come una fila ordinata. Però, come mi metto davanti al computer e mi si apre davanti agli occhi quella pagina scritta per metà, come mi sforzo di dare un po' di vita a tutto quel bianco... puff, la creatività stacca la spina. Non è che mi spariscano le idee. Mi sparisce la voglia. Se in queste settimane sto scrivendo poco, è soltanto per briga.
E poi c'è da dire che scrivere al computer offre fin troppe distrazioni: una sbirciata su DeviantArt, un'occhiata su facebook (che diventano repentinamente due, tre, quattro, cinqueseisetteottonove), apri msn e guarda chi c'è, oh, guarda, un nuovo video su youtube... Sì, lo so: prima o poi mi comprerò un portatile solo per scrivere, rigorosamente senza connessione ad internet.
Purtroppo l'abitudine mi sta togliendo la voglia, e non va bene. Anche tornare a scrivere sul blog, di tanto in tanto, è terapeutico: mi aiuta a non perdere del tutto il contatto con la scrittura, anche durante i miei lunghi periodi di secca. Facebook sarà anche comodo per condividere rapidamente un po' di pensieri, ma mi abitua ad essere troppo sintetica. Devo recuperare.
In questi casi, l'unica cosa è autoimporsi un po' di disciplina e cominciare a scrivere. Quando le storie sono così chiare nella mia mente, è fin troppo facile illudersi che finiranno per scriversi da sole!

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