sabato 4 febbraio 2012

Ossessionata e contenta

Non è una novità per nessuno: ho una spiccata tendenza all'ossessione.
Quando scopro qualcosa che mi piace -che veramente mi piace- a me, ogni volta, provoca lo stesso effetto dell'Illuminazione sulla via Damasco: vado letteralmente giù di testa, ne fruisco in continuazione per essere sicura di non essermi persa nemmeno un dettaglio (per questo mi piace tanto riguardare i film, rileggere i libri, ascoltare le stesse canzoni milioni di volte), e soprattutto mi metto a cercare ogni cosa che sia stata detta/scritta/disegnata/filmata/registrata sull'argomento. Me ne innamoro. E mi ci attacco come ad una bottiglia, per svuotarla fino all'ultimo sorso.
L'ho sempre fatto fin da piccola con quelli che erano i miei personaggi preferiti, i cartoni, i libri, anche se la svolta decisiva, l'Ossessione con la O maiuscola, è stato decisamente capitan Jack Sparrow. I Pirati e il loro mondo sono stati la passione che mi ha restituito la spina dorsale e la voglia di vivere, e che mi accompagnano fino ad oggi: dopo si sono susseguite altre cose che, per un motivo o per l'altro, sono state destinate ad accompagnarmi in modo costante in certi periodi della mia vita. Ci scherzo sopra, li ho affettuosamente identificati come "le mie ombre inquietanti" nei miei fumetti, però è innegabile dire che hanno sempre avuto un ruolo speciale: il Joker di The Dark Knight, che mi ha portata a divorare qualsiasi cosa avesse a che fare con Batman (ma più spiccatamente, col Joker e Harley Quinn); Rocky Horror Pictures Show che mi ha riacceso la passione per i musical e regalato un sacco di risate; Cats che è stato un innamoramento tardivo ma totale. E lungo la strada potrei aggiungere tutti gli altri musical che ho amato alla follia come il Phantom, Avenue Q, Les Miserables, Wicked. O i film che ho amato, i libri che ho letto, il gioco di ruolo.
L'innamoramento più recente è dovuto a Lestat - il musical, che mi ha portato in blocco non solo uno spettacolo piuttosto carino con alcune belle canzoni, ma anche una settimana a divorarmi il secondo libro di Anne Rice e la totale rivalutazione di un personaggio che non avevo mai apprezzato come merita. Lestat, appunto. Il divertente di questi innamoramenti improvvisi è che sono sempre, sempre, sempre del tutto inaspettati, non programmati e non incoraggiati in nessun modo se non con la semplice curiosità.
In ogni caso, ho sempre bisogno di "andare in fissa" con qualcosa, periodicamente. È qualcosa che mi riaccende il motore, che mi spinge a conoscere nuove cose e nuovi orizzonti, proprio come conoscere capitan Jack Sparrow mi portò a diventare quella che sono ora, amicizie ed esperienze comprese.
Mi piace riscoprirmi continuamente capace di "innamorarmi" di nuovo delle cose. Spesso, purtroppo, la cosa più difficile è proprio trovare qualcuno che condivida con me le stesse passioni, perché ovviamente non tutti sono voraci lettori, o appassionati di musical, o cosplayer, o disposti a scovare e guardare su internet l'unica ripresa esistente di due ore di spettacolo ripreso con una telecamera a mano cladestina... però, qualche volta, per fortuna succede anche quello.
Ma la cosa più bella è sempre questa: che gli innamoramenti rimangono. Non ho mai smesso di tenermi nel cuore tutto ciò che ho amato o apprezzato da piccola, così come adesso non ho mai smesso di amare tutto ciò per cui sono "andata in fissa" in passato. Ogni cosa di cui sono stata appassionata è ancora con me, come un enorme tesoro scintillante rinchiuso dentro una cassa, da aprire quando mi va per potermi crogiolare tra le sue meraviglie!
http://awalkoffaith.files.wordpress.com/2011/12/treasure-chest2.jpg

Nessun commento:

Posta un commento