giovedì 7 giugno 2018

Un altro (f)utile recap di inizio estate.


La metà dell’anno scatta puntuale come un orologio (e che altro dovrebbe fare?), e io come al solito sono qui a chiedermi... che cosa ho fatto dall’inizio dell’anno?
Beh, diverse cose. Ma questo spazio, come al solito, preferisco dedicarlo alle cose che ho letto e guardato.


GENNAIO

Tra i film spicca sicuramente The Greatest Showman: trama semplice e così tanti buoni sentimenti da far venire le carie (non ci sono più abituata...) ma cavolo, un bel musical è un bel musical.

Tra i libri abbiamo:
- Nati due Volte: l'età del bronzo e del miele (Laura MacLem)
- Il racconto dell’ancella (Margareth Atwood)
- Antologia di Spoon River (Lee Masters) 


Nota di colore: nello stesso mese scopro il fandom di Overwatch. Non sono una videogiocatrice, ma a livello di character design e di trama comincia a piacermi. Poi scopro il meraviglioso mondo delle fanart e fancomic, ed è la fine.


Altri due articoli miei vengono intanto pubblicati sul fido magazine Fermomag. Se vi incuriosisce sapere come sono finita a scrivere contemporaneamente di Lupo Alberto e di Antonio Allegri, detto Il Correggio, vi consiglio di darci un'occhiata!


FEBBRAIO

Il film del mese è La Forma dell’Acqua, che... risulta molto bello da vedere, ma mi lascia piuttosto indifferente.

Per le serie tv, incomincio la prima stagione di Vikings.

Per i libri, Storia di un corpo (Daniel Pennac).

Per le graphic novel/fumetti invece abbiamo una rivelazione: la trilogia di Providence (Alan Moore – Jacen Burrows), rivisitazione a fumetti dell’universo di Lovecraft che mi ha assolutamente catturata, appassionata e pure terrorizzata come non mi capitava da moltissimo tempo. Credo che resterà una delle letture migliori dell’anno.


MARZO

Per i film, menzione speciale per What we do in the Shadows: godibilissimo, imbarazzante, tragicomico film sui vampiri “in stile vintage”. Guardatevelo. Vale la pena.

Interessante anche l’originale di Netflix Bright, che considero una buona occasione mancata di poco, ma con della buona volontà dietro.

Libri:
- Stavolta un saggio: How to be everything – “Diventa chi sei”, ma la traduzione mi sa di annacquato...- (Emilie Wapnick) interessante trattato che parla in modo molto semplice e immediato del lavoro e del tema complicato della multi-potenzialità.
- Una rilettura: Streghe all’estero (Terry Pratchett)

Per le serie tv, proseguo Madmen e Black Sails.

E nel frattempo c’è stata Cartoomics, alla quale ho partecipato ancora una volta come standista, cosa che non mi ha impedito di fare qualche acquisto mirato e di riportarmi a casa un piccolo bottino fumettoso: 
- Addio Darwin 1 (Federica Messina - Kasaobake)
- Non Usciva Mai (Laura Guglielmo – Attaccapanni Press) 
- Roll Again 1 (The Evil Company)



APRILE

Questo è un mese speciale di suo, perché proprio il 19 aprile ho finalmente pubblicato in eBook il terzo e conclusivo volume della trilogia di Ishtar! 


Il Portale d’Ossa fa il suo debutto e la storia, cominciata a settembre 2014, si conclude. 



Per i film, il migliore è lo splendido Tonya.

Serie tv:
- Finisco Black Sails con un magone grosso così. Il finale è riuscito a emozionarmi, nonostante tutto. Non lo so, mi avranno beccata in un momento in cui ero particolarmente sensibile, ma a me tutta la piega che hanno deciso di dare all’episodio finale è piaciuta. 
- Madmen.
- L’Altra Grace. Comincia da qui un periodo in cui quasi tutto quello che guardo o leggo riesce solo raramente a mantenere la mia attenzione. Questo, insieme al fatto che la trama non riuscisse a intrigarmi, non ha aiutato la visione. Mi ha dato la sensazione di una storia curiosa, ma, alla fine, inconsistente.

Libri:
- L’Isola del Tesoro (Stevenson)
- Il dottor Zivago. (Boris Pasternak)

Musical: 
- Otello, l’ultimo bacio

Nota speciale, un concerto, anzi IL concerto che stavo aspettando da anni: quello di Aurelio Voltaire durante l’agognatissima vacanza a Londra! Vacanza in cui quasi tutto quello che poteva andare storto è andato storto, ma ce la siamo goduta lo stesso.


MAGGIO

Le prime settimane del mese le ho passate in stato semi-confusionale dovuto prima al travagliatissimo ritorno da Londra, poi al febbrone da cavallo che mi ha abbattuta appena tornata in Italia.
Strano che, comunque, il mese sia stato pieno di film e libri!

Film: 
- Colossal
- L’Isola dei Cani
- Coco
- Solo, a Star Wars Story

Libri: 
- La lettera scarlatta (N. Hawtorne)
- Il Drago e il George (G.R. Dickson)
- Il Dottor Zivago (B. Pasternak) È ancora lì. Sono già arrivata oltre la metà, ma ammetto che mi sta affaticando.

Fumetti: 
- Macerie Prime, 6 mesi dopo (Zerocalcare)
- Saga (Primi due numeri del Capitolo 49, ancora inedito in Italia, presi a Londra)
- Guardati dal Beluga Magico (Daniel Cuello)
- Neonomicon (Alan Moore – Jacen Burrows)
- La giusta mezura (Flavia Biondi)

Serie tv: 
- La Casa di Carta. Bizzarro. Ha avuto un netto miglioramento dalla quarta puntata in poi, e sono arrivata a guardare tutta la prima stagione rimbalzando da uno stato d'animo all'altro. Sicuramente intrattiene. 
- Madmen, stagione finale
- Vikings, seconda stagione


Grazie a numerose incursioni in libreria durante le quali mi sono data spesso e volentieri all'assaggio libero da scaffale (e, in un caso particolare, di una lettura sentita per radio) la mia lista si è arricchita e ora ci sono libri che vorrei leggere nell'immediato futuro, uno dei quali mi sono già procurata.


- Victorian Horror Story (Mala Spina)
- La galassia dei dementi (Ermanno Cavazzoni)
- Il diavolo nel cassetto (Paolo Maurensig)
- Le Visionarie - Fantascienza, fantasy e femminismo: un'antologia (VanderMeer)
- Nati due volte: l'età del vino e del ferro (Laura MacLem)

mercoledì 6 dicembre 2017

Il "ce l'ho, ce l'ho, mi manca" di Black Mirror

In verità questo post era iniziato come un “ce l’ho ce l’ho mi manca” siccome stavo guardando le puntate di Black Mirror, fortunata serie originale di Netflix, in ordine rigorosamente sparso senza sapere quando avrei completato la serie. 
Ma alla fine ho guardato tutto, anche le puntate che pensavo avrei evitato. 
Eccoci, dunque!



1° stagione
  • Messaggio al primo ministro – Prima puntata della prima stagione, eppure è stata l’ultima che ho visto. È ok, stabilisce fin dal principio quale sarà il tono della serie... ma se dovessi consigliare a qualcuno di iniziare Black Mirror non gli direi di iniziare con questa. (È anche una delle puntate in cui ho visto il più evidente buco di trama. Tuttavia, trovo che sia una costante di Black Mirror il fatto di non seguire logiche ferree, o di concedersi buchi di logica scientifica o legale in favore della trama. Ha senso.)
  • 15 milioni di celebrità – Perplessa all’inizio, ma recupera tutto dalla metà in poi: ora è una delle mie preferite.
  • Ricordi pericolosi – Fantastica nonostante il ritmo solo apparentemente lento. Ansia allo stato brado.
2° stagione
  • Torna da me – Triste, con un vago tocco di reminescenze da Frankenstein. Semplice ma non male.
  • Orso Bianco – Interessante, ma non mi ha coinvolta quanto speravo e la tensione scema prestissimo. Un po’ deludente nel complesso.
  • Vota Waldo! – Buona, ma ho avuto la sensazione di essere rimasta in attesa di un crescendo di tensione che non c’è stato.
  • White Christmas – Un altro grande episodio. Da brava puntata speciale, non si pone neanche il problema di cosa scegliere per farti stare male: prende quattro o cinque motivi diversi, te li avvolge in carta da regalo e poi te li spara nei denti. (Sul serio, dopo questo episodio ho dovuto prendermi una pausa.)
3° stagione
  • Caduta libera – Bella, bella, bella e crudele in modo assurdo. La mia puntata preferita.
  • Giochi pericolosi – Mah. Grande mah. Noiosa per la maggior parte del tempo, con giusto una buona trovata sul finale. Non la consiglio.
  • Zitto e balla – Ottima, ben costruita, e con notevoli colpi di genio fatti apposta per giocare coi sentimenti dello spettatore. Proprio come piace a me!
  • San Junipero – Mi è piaciuta. È tra le preferite della fanbase (che pare dividersi in chi la ama e chi la odia) ma io ammetto che non mi ha particolarmente emozionata né commossa. Buona, senza picchi, ma coinvolgente.
  • Gli uomini e il fuoco – Temevo di essermi rovinata la sorpresa perché sapevo già quale fosse il “colpo di scena”, e invece il fatto di saperlo già non ha tolto gusto alla puntata. Niente male.
  • Odio universale – Bella puntata. Sia per il tema, l’angoscia attualissima della gogna mediatica, sia per il lato thriller che stavolta funziona benissimo fino all’ultimo secondo.

Per finire vi consiglio due cose. Uno, non iniziate per forza dall'inizio. La serie è antologica, quindi scegliete la prima puntata di cui il tema vi stuzzica e partire con quella. 
Secondo, voglio lasciarvi la mia personale selezione delle puntate che consiglio sicuramente!



1. Caduta libera
2. Zitto e balla
 3. White Christmas
4. Ricordi pericolosi
5. 15 milioni di celebrità
6. Odio universale

lunedì 30 ottobre 2017

Cose da (ri)leggere ad Halloween!




Consigli su qualcosa da leggere/guardare ad Halloween? Io intanto propongo questi!

- Il Figlio del Cimitero (Neil Gaiman) 

Oh, Gaiman di solito è una garanzia. 
Il Figlio del Cimitero” mi ha conquistata perfino più delle sue raccolte di racconti, pur nella sua semplicità. È una favola noir per ragazzi, godibilissima, nata da un racconto e solo in seguito sviluppata come romanzo.
Ammetto che lascia un po’ l’amaro in bocca la brevità del libro e la rapidità con cui si risolvono certe vicende... ma si tratta in fondo di un prodotto per ragazzi, e glielo si scusa. 

Curiosità: esiste anche la versione a fumetti, molto fedele e ben fatta. Unico difetto: il formato libro dell’ultima edizione rende alcuni dialoghi molto difficili da leggere, purtroppo.

- Io Credo nei Vampiri (Emilio de’ Rossignoli) 

Saggio del 1961 riproposto nel 2009: l’ho comprato quasi per caso per documentazione personale e si è rivelata una scoperta interessantissima. Esplora il mito del vampirismo e dei non-morti in generale attraverso folklore, leggenda, psicologia, letteratura e cinema. Insomma, il genere di trip che piacciono a me. È anche scritto con uno stile incredibilmente ironico che lo ha reso davvero godibile.

Solo di una cosa si sente la mancanza: essendo stato pubblicato negli anni ’60 manca tutta la documentazione letteraria e cinematografica sui vampiri prodotta in seguito, ovvero una fetta colossale! Ma resta interessante per tutto quello che riguarda il vampirismo nelle sue connotazioni più antiche.

- Penny Dreadful 

Mia croce e delizia! 
No, macché, sto mentendo. Penny Dreadful mi piace, e anche molto. 
Lo avevo ignorato quando era appena uscito, poi ho recuperato quasi per caso la prima stagione. Ha innegabilmente il suo carico di trash: infatti sulle prime puntate ci si fa anche delle gran belle risate, ma sono rimasta affascinata dall’atmosfera gotica di una Londra vittoriana intrisa di soprannaturale che, non c’è verso, riesce sempre a piacermi.
In breve, mi sono guardata tutte e tre le stagioni e ancora non mi stanco di riguardarle.
Ambientazioni splendide, atmosfera carica di fascino, personaggi ai quali non puoi fare a meno di affezionarti e -se alla fine vi sarete lasciati coinvolgere quanto ho fatto io- vi assicuro che ogni tanto ci scapperà pure qualche lacrima.

Curiosità: io faccio parti di quella fetta di pubblico a cui il finale è piaciuto.
Ci sarebbero fiumi di parole da spendere su quanto -perfino all’interno della storia- sia evidentissimo il momento in cui la produzione ha dovuto dare un’accelerata bestiale sapendo che non li avrebbero rinnovati per una nuova stagione, e quindi occorreva chiudere la serie. 
Però sono convinta che il finale che abbiamo avuto sia quello che avevano in mente fin dall’inizio. Raggiunto in fretta e furia, sacrificando gli sviluppi di altri personaggi e nuove trame che sicuramente c'erano, ma il finale era quello. 
Anche se, naturalmente, anche a me resterà per sempre la voglia insoddisfatta di vedere che cosa avrebbero potuto realizzare se solo avessero avuto più tempo!

venerdì 2 giugno 2017

Considerazioni a metà




E siamo a metà!
Ha già cominciato a fare schifosamente caldo, in casa mia e in giro per la città c’è una proliferazione di quei ragnetti saltatori microscopici che arrivano da tutte le parti e spuntano quando meno te lo aspetti...
Insomma, pare che sia giugno.
E arrivati alla metà dell’anno, è usanza cominciare a tirare un po’ di somme.

Questa prima metà è stata (per fortuna) molto intensa grazie al corso di editoria che ho frequentato da marzo e che proprio questo lunedì arriverà al suo termine.
Nota dolente il tempo per scrivere, che non c'è stato. Frequentando otto ore al giorno, fuori città, ho scoperto di avere molte meno energie di quanto pensassi, o forse solo una cattiva gestione del tempo. Perché il tempo per scrivere te lo devi prendere a forza, devi rinunciare ad altro per fare quello, e se non sei abbastanza motivata si trasforma in un appuntamento così facile da rimandare... specie quando ti ritrovi alle undici di sera a cucinarti il pranzo per l'indomani, e vorresti anche trovare il tempo di dormire, magari. 
In sostanza, sono stata per un lungo periodo di tempo un "soggetto non scrivente", e ora sto cercando di rimediare.

Invece a livello di letture e di cose da guardare, ecco una carrellata con le prime scoperte dell’anno: prime in ordine temporale senza alcuna distinzione, e le ultime, che sto ancora seguendo!

  • Primo film del 2017: La casa dei ragazzi speciali di Mrs Peregrine (ma potrebbe anche essere Alien VS Predator guardato la sera dell’ultimo dell’anno...)
  • Ultimo film a oggi: Wonder Woman (e, sì, c’è stato anche Pirati dei Caraibi 5 in mezzo... non l’ho odiato, al contrario di molti. Ma credo che ciò che ha di buono non sopravvivrebbe a una seconda visione.)  

  • Prima serie tv nuova: Peaky Blinders 
  • Ultima serie tv a oggi: Breaking Bad e, parlando di nuove uscite, American Gods
 
  • Primo libro nuovo finito: “I miei sogni mi appartengono” Mary Shelley 
  • Ultimo libro a oggi: “Regina di fiori e radici” Laura Mc Lem
 
  • Prima serie animata nuova: Steven Universe
  • Ultima serie animata a oggi: sempre Steven Universe! 

  • Primo musical nuovo: Hamilton 
  • Ultimo musical a oggi: l’ultimo seguito per intero è Heathers, l’ultima scoperta (ma del quale ho ascoltato solo un paio di canzoni) è Dear Evan Hansen
 
  • Primo manga nuovo: "The Ancient Magus’ Bride" di Kore Yamazaki 
  • Ultimo manga nuovo: sempre quello! 

  •  Coi fumetti invece sono indietro, considerando che le ultime letture degne di nota sono state tra dicembre e gennaio e sono "Contro Natura" di Mirka Andolfo e "Avatar: The Last Airbender - The Search" di Michael Dante DiMartino e Gene Luen Yang.

La mia creatura secondogenita, Le Fiamme di Darastria ha avuto il suo debutto a inizio anno con le due fiere a cui ho partecipato. 
Poi io ho dovuto mettere in pausa la mia presenza in fiera, ma il libro ha proseguito per la sua strada e si è fatto spazio, continuando a regalarmi soddisfazioni. Dalla settimana prossima, anche quella che è stata la routine degli ultimi mesi cambierà di nuovo, e io ho deciso di restituire alla scrittura lo spazio che si merita, a qualsiasi costo. 
Del resto, uno dei propositi entro la fine dell’anno resta sempre quello di finire il terzo e ultimo libro in tempo per la fiera dove ormai sono di casa, il festival del fumetto di Novegro a febbraio!